Fino alla generazione di PlayStation 2, GameCube e Xbox era semplice dedicarsi al retrogaming: bastava avere a disposizione l’hardware e il proprio disco o cartuccia.
Una volta inserita l’alimentazione e il supporto con il gioco, si era pronti a tuffarsi nel passato, giocando allo stesso identico titolo disponibile in quell’epoca.
La connessione online delle console ha però cambiato tutto: digital delivery, patch, del day one e successive, DLC e multiplayer renderanno difficile la vita a chi si vorrà dedicare al retrogaming in futuro.
C’è soluzione?
Intermezzi musicali:
- Un brano dalla colonna sonora di Valiant Hearts (5:49)
- Everybody Wants to Rule the World di Lorde, canzone utilizzata per il trailer dell’E3 2014 di Assassin’s Creed Unity (28:58)
- Il tema portante di Halo 2, riarrangiato per la Master Chief Collection (53:27)
- New Divide dei Linkin Park, brano incluso nella colonna sonora di TitanFall (1:05:39)
TopoLino
Puntata di grandissima attualità. Recentemente ho recuperato una copia di GT5 per ps3. Vado per aggiornare, ci sono la bellezza di 27 aggiornamenti da scaricare e installare sequenzialmente.
Il bello è che l’aggiornamento 21 su 27 fa andare in blocco il tutto e quindi non è più possibile giocare al titolo nella sua versione aggiornata e ampliata, a meno che non esista una repository dove prelevare a mano le patch.
In genere il digital delivery sta portando forse più problemi che vantaggi, cosa accadrà quando di fatto l’accessibilità ai contenuti di ps plus e games with gold verrà limitata in tutto o in parte? questo non sarebbe mai potuto succedere nella generazione precedente a ps3x360.
Jona
Fa piacere constatare che il problema sia molto sentito. L’esempio che citi di fatto anticipa quel che di peggio capiterà tra qualche anno ad ogni copia di GT5 (e di qualsiasi altro gioco PS3/360) non ancora completamente installata e patchata. Molto probabilmente i servizi di rete non saranno più disponibili, molto probabilmente le patch non saranno più accessibili. A meno di non aver già posseduto il gioco a suo tempo ed aver preservato la console con tutti i dati scaricati, la bella copia Day One rappresenterà poco più che una versione beta, se non alfa, del gioco finale. Poi certo possiamo ricomprarci le versioni rimasterizzate, o le GOTY edition quando disponibili. Ma per il purista non sarà mai la stessa cosa… e comunque sarà qualcosa da ricomprare. Attualmente, il trend generale dell’industria non può accontentare i retrogamer, anzi rischia di minare le basi necessarie a tenere in vita tale forma di utilizzo e preservazione del media. Certo poi ci sono aziende più virtuose (Nintendo, pur con le sue grosse eccezioni) ed altre che a parole (quelle recenti di Sony) vogliono ridurre il patching a favore di prodotti Day One completi. Vedremo. Nel mentre, pur deprecandone ogni fine illegale e di lucro, risulta molto difficile criticare il lavoro di quella fetta di appassionati che da decenni si occupa di dumping ed emulazione. Non si fa, ma poi tutti usano Mame. E chissà quanti di quei ricordi arcade si sarebbero persi per sempre se così non fosse…