Giusto in tempo per l’E3 Gaming Effect ritorna con il diciottesimo episodio, completamente incentrato sui racing game.
Dopo un’attenta fase di ricerca abbiamo suddiviso il genere in sette diverse categorie, cercando di andare a disegnare una panoramica completa dei titoli di guida, dagli esordi a metà degli anni ’70 fino ai giorni nostri.
Le categorie sono:
- Gli albori dei racing game
- Gli anni ’80
- I racing sugli home computer
- L’avvento del 3D
- Le simulazioni su PC
- I giochi di guida alternativi
- I titoli moderni
Ovviamente abbiamo tralasciato moltissimi giochi in quanto era impossibile citarli tutti.
Vi invitiamo quindi a segnalarci i vostri preferiti, soprattutto se non sono stati trattati durante l’episodio.
Approfondimenti:
Il link all’articolo su Everyeye e relativa discussione nel forum.
Intermezzi musicali:
- Il brano introduttivo di ExciteBike (6:05)
- Magical Sound Shower da Out Run (10:55)
- Il tema principale di Lotus Esprit Turbo Challenge (21:52)
- Conditioned Reflex dalla colonna sonora di Sega Rally (27:56)
- Let’s Go Away da Daytona USA (50:18)
- Chemical Beats dei Chemical Brothers, dalla soundtrack del primo Wipeout (58:18)
- 5oul On Display di Daiki Kasho dalla colonna sonora di Gran Turismo 5 (1:15:52)
- Woman dei Wolfmother, inclusa nell’accompagnamento sonoro di Motorstorm (1:44:55)
erioni
Ciao raggazi e complimenti per il podcast , come sempre molto piacevole. A proposito di free roaming con un modello guida ”eccezionale” volevo ricordarvi Mercenaries 2 🙂
p.s. L’ ho pure platinato 🙂
Valerio
Commento alla puntata in una parola: esaustivi. Complimenti
Emanuele
Episodio piacevole, come sempre! Stavolta, però, è un po’ “penalizzato” dall’argomento trattato, molto di nicchia (soprattutto oggi, con tre giocatori su quattro che giocano solo i vari COD e qualche altro blockbuster).
Bravi, come al solito!
littlexaus
ho apprezzato tantissimo l’episodio.
allora, lascio due considerazione personali slegatissime tra loro.
cominciamo con SBK 01, che molti lo ritengono ancora il miglior gioco di moto (io stesso l’ho rispolverato un paio di anni fa tra l’altro) al pari di quell’incredibile gp 500 per cui fino a qualche anno fa (e forse ancora ora, non lo so) continuavano ad uscire mods degli utenti. è un peccato, anche un mistero per me non lo nego, che gli attuali titoli milestone su due ruote non siano “profondi” come quel titolo di 10 anni fa.
torniamo sulle quattro ruote: quel gioco di formula uno di EA che non vi ricordate probabilmente è F1 99/02, un altro gioco che enorme ebbe successo nel tempo per il fatto che fosse facile da moddare e anche quello di sicuro fino a qualche tempo fa era supportato da mod nuovi.
rimanendo sui giochi di F1, io ebbi uno “shock” andando a casa di un amico e vidi GP2. da quel giorno mi rovinai buttando ore ed ore prima su GP2, poi GP3 e GP4.
chiudo la parentesi pc citando Richard Burns Rally, un gioco veramente difficile che ebbe molto successo tra gli appassionati e probabilmente è ancora la miglior simulazione di rally (non ce l’ho molto più bene presente, non ci metto sopra le mani da un bel pò)
parlando di console mi ha fatto molto piacere che abbiate citato Metropolis Street Racer, credo che con l’introduzione dei kudos abbia cambiato un pò di cose su quel genere di giochi racing. Sono curioso di vedere come gestirà la licenza di PGR MS ora che bizarre purtroppo non c’è più, PGR3 mi piacque tanto, PGR4 mi fece altrettanto schifo.
Per quanto riguarda i Colin Mc Rae io adorai il 2, credo di averci giocato per anni. peccato che la saga col tempo peggiorò drasticamente a livello qualitativo. Sono all’apposto di Luigi per quanto riguarda il passaggio Colin –> Dirt. Li ho giocato entrambi i Dirt, mi sono piaciuti (soprattutto il primo, il suo motore quando uscì mi fece quasi urlare al miracolo tecnico :)) ma li ritengo lontani da quello che furono i primi Colin Mc Rae Rally. probabilmente, sono io che sono un integralista.
buttando un nome di un gioco forse poco conosciuto che mi piacque tantissimo su ps1, Rollcage. Ve lo ricordate/Ci avete giocato? Ai tempi ci giocai e mi divertiiii tantissimo, uno di quelli che mi piacerebbe che fosse ritirato fuori..
Francesco
Emanuele
Una puntualizzazione: io aggiungerei Moto Racer e Micromachines.
Neon
Grazie a tutti per i vostri pareri.
Come avevamo già detto durante l’episodio l’argomento è vastissimo e necessariamente qualche titolo, anche molto importante, è rimasto fuori.
littlexaus
hai ragionissima, quasi per forza molti ne dovevano rimanere fuori dalla discussione.
aggiungo il “recente” Race Pro, tentativo (imho fallito) da parte di SimBin di portare un loro gioco su console..
Mario Morandi
Episodio interessantissimo sulla carta e ottimo nella realizzazione per quanto riguarda struttura e tempi, che però ha il solo piccolo neo di diventare quasi un “amarcord” più che una discussione sull’importanza storica di certi di titoli. Si ricorda il titolo importante ma non necessariamente il perché, che non è così banale dato che liquidare Hard Drivin’ a livello storico non mi sembrava il caso, ma soprattutto inserire al volo Virtua Racing beh.. come si fa? 🙂 Insomma mi aspettavo più spessore perché le conoscenze ci sono, i ricordi anche, forse bisognava fare un pochino più di analisi. Questo al di là del fatto che è stato un piacere seguirvi e che questo è l’episodio che ho apprezzato di più in assoluto. Tranne la parte su Ridge Racer, dio bono.. 😀 A parte che la serie avrebbe meritato più approfondimento, sentire cose come “la derapata infinita” che ci potrebbe stare solo in Outrun 2/2006, quando in Ridge è assolutamente tecnica per quanto non realistica e gestibile in diversi modi in base alla tua abilità mi ha fatto smadonnare. 🙂
Tecnicamente un grande lavoro, una grande selezione musicale riconoscibile, spesso esaltante. Grande episodio, vedo di farvi pubblicità e spero ne farete altri di questo genere.
Neon
La dimenticanza di Virtua Racing, inserito all’ultimo, è figlia della mole incredibile di materiale messo insieme per preparare l’episodio.
Per Ridge Racer, invece, subentra l’odio per la serie di almeno un paio dei componenti della redazione: come in tutte le cose i pareri personali incidono sul risultato finale.
Mario Morandi
Perfettamente comprensibile e non dovete giustificare nulla… a dire il vero il discorso della derapata infinita di Ridge Racer voleva in qualche modo glorificare la serie, ci stava un battibecco tra fazioni “pro e contro” ma supportato da argomentazioni convincenti… avete tutti più di trent’anni e parlare di “odio per la serie” è un attimino fuori luogo.
Non siate sulla difensiva perché è sicuro che questa volta avete fatto centro in quasi tutto, ho sottolineato tutti i lati positivi che ho apprezzato vivamente e, come scritto sopra, sarò il primo a farlo notare in giro per il web. Thumbs up
Neon
Mi correggo: più che odio per la serie, parlando di Ridge Racer, si tratta di esasperazione.
Non capisco come ancora riescano a proporre la stessa formula, invariata da dieci anni, per quanto affinata e limata al millimetro.
Ecco quindi che ogni volta che ne annunciano un nuovo episodio, spesso in concomitanza con l’arrivo di nuove console, mi viene la nausea.
Grazie per i complimenti.
Mario Morandi
L’ultimo grande episodio della serie risale al 1998, il quarto (senza contare Rave Racer a dire il vero), uscito a cinque anni dal capostipite e con una marea di cose positive da sottolineare in quel lasso di tempo.
Quinto episodio assai discusso ai tempi lanciato appunto con PS2 (ci ricordiamo i “non ha l’antialiasing!” scandalizzati dei cosiddetti early adopters), ma che comunque voleva dare un leggero tocco di realismo e grafico e vaga seriosità riprendendo l’originale del ’93. Fu uno sbaglio anche quello a mio avviso, ma passi.
Ci ritroviamo poi tra le mani un spin-off un po’ farlocco, ma sotto certi aspetti molto interessante ossia R:Racing Evolution (tanto di cappello per non aver usato il marchio storico), che significava un titolo di prova e chiedere al pubblico: “allora, simuliamo, o arcadiamo”? 🙂
Chissà perché, dopo qualche mese viene lanciato Ridge Racer (con S finale originariamente in Giappone) su PSP ed è subito gaudio. Grande rilancio della serie (che vabbe’, turbo “alla burnout” che si carica a derapate, ma il tutto estremamente curato sotto ogni punto di vista), che però arrivata lì, a cavallo del 2004-2005, si è inesorabilmente fermata.
Come tutto si è fermato in Namco dopo la fusione con Bandai. Con la fine del secondo millennio è finita anche la grande Namco. Sorvolando i capitoli 6 e 7 per X360 e PS3, che bene o male sono delle versioni di lusso e pompate di RR per psp che utilizzano il medesimo concept, arriviamo all’abominio di Ridge Racer Unbounded. Grazie per avermi comunicato che è stato realizzato dagli autori di FlatOut, che avevano fatto un gioco tratto da Burnout, e che ora stanno facendo un altro gioco tratto da Burnout ma con il marchio storico di Ridge Racer.
Ecco, qui viene la nausea anche a me, sinceramente. Avrei dedicato appunto un bell’approfondimento alla Namco dei tempi d’oro ma effettivamente la mole era tanta assai. Perdona la lunga risposta ma il amore per quella Namco non tramonterà mai nonostante le grandi cazzate di Namco-Bandai.