Gaming Effect torna con il dodicesimo episodio che apre la seconda stagione del podcast.
Abbiamo cercato di analizzare il mercato italiano basandoci sui dati del 2009 forniti da due sondaggi: quello dell’Interactive Software Federation of Europe e quello della nostrana AESVI.
Incrociando i due documenti abbiamo scoperto come si colloca il nostro paese all’interno del mercato europeo, focalizzando l’attenzione su usi e costumi dei gamer italiani.
Approfondimenti:
Link all’articolo su Everyeye e relativa discussione nel forum.
Intermezzi musicali:
- Brano tratto dalla colonna sonora di Brain Training per Nintendo DS del 2006, ascoltabile durante la verifica dei risultati dell’allenamento giornaliero (4:40)
- Train Wrecked, brano composto da Greg Edmonson per la colonna sonora di Uncharted 2: Among Thieves, pubblicato nel 2009 (17:45)
- Musica dei credits di Mario Kart Wii, composta da Asuka Ota e Ryo Nagamatsu nel 2008 (25:40)
- Tour Of Venice, brano tratto dalla colonna sonora di Assassin’s Creed II, composto da Jesper Kyd nel 2009 (38:40)
- Tema principale di Professor Layton and The Curious Village composto da Tomohito Nishiura nel 2007 (46:35)
- Majini II, uno dei brani più caratteristici della colonna sonora di Resident Evil 5, composta da Haruo Murata, Yoshiaki Hirabayashi, Tsukasa Takenaka e Kenichi Ueda nel 2009 (56:55)
- Clip audio che sottolinea la morte del personaggio in Fallout 3, la cui colonna sonora è stata composta da Inon Zur nel 2008 (1:10:40)
Altri approfondimenti:
- Il sondaggio dell’ISFE
- Sito ufficiale dell’ISFE
- Il sondaggio di AESVI
- Sito ufficiale di AESVI
Emanuele
L’episodio non appare ancora su iTunes…
Valerio
Bentornati con un ottimo episodio. Durante l’ascolto mi sovveniva parecchie domande, ma naturalmente me le sono scordate quasi tutte ( dovrò risentirmi l’episodio)
Vi faccio allora quella che ricordo, che riguarda il costo dei videogiochi. Come detto da voi il costo dei videogiochi è globalizzato, ovvero i giochi costano sostanzialmente uguale in tutta europa; mi chiedo perché i distributori , come fanno altre multinazionali , non considerino la media retribuzione del singolo paese, e regolino il prezzo in base a questo.
Mi spiego, se un inglese guadagna, in media, il 50% di un italiano ( sparo cifre a caso) è chiaro che sarà più propenso all’acquisto in quanto incide meno rispetto a quanto guadagna.
La domanda poi nel concreto è questa: se si vendessero più giochi a prezzo inferiore, non si guadagnerebbe di più. Io personalmente se un gioco costasse invece che 60 45 euro ne acquisterei almeno il doppio ( anche se alla fine spenderei nel totale di più; ma la singola spesa inferiore si ammortizza meglio su base mensile ): bo mi sono un po incartato ma spero sia chiaro il concetto.
Adesso vado a vedermi i video di Colonia.
P.S. Dico a luigi ( è lui il fanatico nintendo giusto ?) che la sua crociata funziona, ho ceduto e mi sono comprato il wii, non ho resistito a mario galaxy; anzi volevo chiedergli se aveva da suggerirmi un secondo gioco
RayX
Grande Valerio! Se non avevi giocato e goduto dei Metroid Prime su Gamecube, ti suggerisco di fiondarti su Metroid Prime Trilogy. Sono i tre capitoli di una delle migliori saghe degl’ultimi 10 anni videoludici e su Wii, una volta fatto amicizia con i controlli, sono favolosi.
Comunque, i miei amici di podcast mi dipingono come fanatico Nintendo ma in realtà cerco solo di difendere una console che ha ricevuto critiche eccessive rispetto a quanto alla fin fine offre. Tutto perchè certa gente guarda solo a quanto piccoli sono i pixel (vedi mancanza dell’HD) e si dimenticano troppo spesso che i videogiochi opere che vanno apprezzate (se lo meritano) per tanti altri aspetti.
Per que che concerne invece i prezzi diversi da paese in paese (in base ad esempio al reddito), secondo me poteva essere un discorso valido un (bel) pò di anni fa, quando non esisteva la possibilità di comprare tanto facilmente all’estero (via internet in particolare). Se per ipotesi i giochi in Italia costassero il 20% in meno rispetto agl’altri paesi perchè il reddito medio è del 20% in meno, gli altri mercati rischierebbero di perdere quote.
Certo, di base il discorso regge, ma l’economia odierna semplicemente non lo permette.
In ogni caso basta smettere di avere la fregola di avere tutto e subito ed il prezzo dei giochi cala sensibilmente nel giro di pochi mesi. Io continuo ad educarmi in tal senso, non sempre ci riesco, ma sono sulla buona strada!
Valerio
effettivamente il limite di tale concezione è che le barriere nazionali , dal punto di vista commerciale, non esistono più di fatto in europa. Nel mentre mi sono ricordato un’altra cosa
Il limite fondamentale nell’ avvicinarsi ai videogiochi è sicuramente (come avete detto ) la difficoltà di utilizzarli. Per molti i controlli sono un limite invalicabile, sopratutto con l’aumentare dell’eta.
Ma in assoluto il problema è con la tecnologia: personalmente con il passaggio al digitale nel lazio ho dovuto sintonizzare qualcosa come 20 decoder ( e credo di non vivere in una famiglia di imbecilli). Non so se questo riguarda solo l’italia, ma la fruibilità di gran parte della tecnologia è limitata dall’incapacità, o meglio , dalla scarsa volontà di utilizzarla.
Poi volevo chiedervi, uscendo dal discorso, ma con sta storia dei pass on line , dove vogliono andare a parare ?
Non capisco se si voglia semplicemente creare un’ulteriore fonte di guadagno oppure si voglia limitare il mercato dell’usato ( ho visto che , ad esempio in fifa 11, un pass on-line è dato gratis insieme al gioco nuovo )
Emanuele
Ciao, l’episodio è meno scorrevole dei precedenti, meno leggero; ma questo anche perchè l’argomento è molto basato su dati e grafici. Detto questo però, avete affrontato bene il tema, non credo che si potesse fare meglio, e comunque è un qualcosa che era doveroso trattare, perchè per quanto possa sembrare un settore un po’ “aleatorio” e immateriale, è comunque dipendente dalle cifre che avete snocciolato nella puntata: è tutt’altro che aria fritta! Il che per noi che siamo giocatori “navigati” (mi permetto di mettermici anche io, gioco dal ’89-’90, quando mi regalarono l’MSX…) può sembrare ovvio, per i neofiti, molto meno! Spero che i nuovi episodi continuino ad uscire con regolarità (io preferirei allungare le puntate, almeno per arrivare alle 2 ore, invece che spezzarle. O fare due metà di un’ora ciascuna), faccio notare che avreste saltato la puntata di settembre (che bastardo che sono!)… Continuate così!
Neon
@Valerio: il discorso del pass online (o Project Ten Dollar come è stato denominato quello di EA) è uno di quegli argomenti che vorremmo cercare di trattare in futuro.
Il fatto è che non ci sono ancora dati certi visto che è un’iniziativa recente ed è entrata in vigore solo quest’anno.
@Emanuele: dovremmo tornare alla regolarità mensile ma è difficile che proporremo nuovamente episodi da due ore poiché, come già detto, il carico di lavoro nel prepararli, registrarli e mixarli è davvero troppo elevato.
So che abbiamo saltato la puntata di Settembre ma eravamo davvero troppo impegnati ad iniziare a sperimentare con la produzione dei video 🙂