Nel ventiquattresimo episodio di Gaming Effect torniamo sull’argomento voti, per andare a riscoprire quei titoli che sono stati maltrattati dalla critica ma che, da differenti punti di vista, sono meritevoli di attenzione.
Sfortunatamente la stampa di settore tende ormai ad appiattire i giudizi ed è difficile farsi un’idea su un gioco, affidandosi solamente al celebre Metacritic.
Ci sono quindi titoli che hanno ottenuto scarsissimo successo sul mercato, a causa di medie voto che ormai non sono più in grado di riflettere davvero la qualità di un prodotto.
Abbiamo quindi scelto dodici titoli, dell’attuale generazione e di quella precedente, che non hanno una media altisonante ma che meritano comunque di essere riscoperti e giocati.
Scriveteci o commentate per segnalarci quali sono i vostri giochi “brutti ma belli”.
Approfondimenti:
Link all’articolo su Everyeye e relativa discussione nel forum.
Intermezzi musicali:
- Il brano simbolo di Angry Birds (4:50)
- La riconoscibilissima musica di accompagnamenti di Tiny Wings (16:44)
- Il team principale di Contre Jour (25:44)
- La canzone dei menu presente in Super Mario 3D Land (33:57)
- Il brano principale di Plants Vs. Zombies (1:03:03)
- La nota canzone dei credits di Plants Vs. Zombies, composta da Laura Shigihara (1:24:34)
Emanuele
Ciao, ascolto l’episodio al volo!
Aggiungo subito alla vostra lista Ghostbusters, l’ultimo uscito su ps3/360: per i fan dei film è imperdibile, nonostante voti tutt’altro che stratosferici…
Un saluto.
littlexaus
se devo citarne solo uno, un gioco veramente brutto ma che mi è piaciuto veramente tanto dico “Eat Lead: The Return of Matt Hazard”.
il gioco, oggettivamente, in sè come gameplay e comparto tecnico era abbastanza brutto/fatto male e credo sia stato MASSACRATO dalla critica soprattutto per quello. insomma, se giocato superficialmente pare una cosa terribile, ma questo gioco sostanzialmente vive di tantissimi riferimenti “meta” al mondo dei videogiochi che per quanto mi riguarda sono valsi assolutamente la candela del giro su questo videogame.
per fare i primi due esempi stupidi che mi passano per la testa, per prender per i fondelli halo c’erano gli alieni con le pistoline ad acqua, il boss jrpg era prolississimo nei discorsi, i momenti in ascensore erano eterni (chi ha detto mass effect 1?) e tantissime, ma tante, altre chicche del genere. ah, c’è da dire che l’ho pagato tipo 3 o 4 sterline, se l’avessi comprato a prezzo pieno probabilmente non credo l’avrei apprezzato così tanto.
quanto a quelli citati nella puntata, stò giocando proprio in questi giorni Shadows of the Damned e mi sta piacendo un sacco, concordo con quanto detto!
Neon
Eat Lead è uno dei giochi che Luigi tiene amorevolmente in salotto, in attesa di essere giocato.
Ovviamente prima di registrare l’episodio ha giusto tentato di convincermi a provarlo, senza successo.
Postaluigi
Complimenti per l’episodio!
pur mantenendo la vostra struttura monografica e un po schematica, c’è stato più interplay e spazio alle vostre battute, rendendo il tutto molto più diverte e gradevole
Josh
E di RAGE che mi dite? su metacritic siamo sul 79 /81 a seconda della piattaforma, ma su xbox continuo a ritenerlo un buon gioco, divertente, che dura il giusto e che si mostra con un comparto grafico veramente bello.. Per me sicuramente sopra il 90
Neon
Rage è effettivamente un titolo molto controverso.
Personalmente mi è piaciuto fino ad un certo punto e ho nettamente percepito che da un certo punto in poi è stato chiuso in modo frettoloso per lanciarlo sul mercato il prima possibile e limitare ulteriori ritardi.
RayX
Confermo che Eat Lead si trovi nel mio salotto, ma gli ho dedicato già un paio d’ore. Il gioco è veramente ma veramente di legno eppure mi ha strappato ben più di un sorriso.
Sembra un titolo dilettantistico tanto è unpolished, ma credo che gli dedicherò ancora del tempo per finirlo, all’insegna del puro trash gaming.
Josh
Neon, pure io ho avuto quell’impressione, ma devo dire che i lati positivi superano i negativi…
E di Resonance of Fate che dite? anche qui secondo me bistrattato ingiustamente, più che altro per il trattamento che viene riservato ormai ai JRPG, e per un sistema di combattimento che richiede molto tempo per essere assimilato.
Comunque complimenti per il tema del podcast, più avanti ne rifarete altri? di chicche da riscoprire ce ne sono a bizzeffe.
Neon
Resonance of Fate non l’ho provato, in tutta sincerità. Probabilmente non è stato ben accolto perché, effettivamente, ormai c’è una sorta di rifiuto per i JRPG da parte di una determinata fetta di mercato.
Grazie per i complimenti: per il futuro abbiamo in mente un’episodio simile, che però affronta l’argomento da un punto di vista differente.
Emanuele
Ciao.
Ho ascoltato tutto l’episodio: veramente bello, avete tirato fuori delle perle passate inosservate! Per quanto mi riguarda, almeno secondo me, il problema dei giochi “sottovalutati” si potrebbe risolvere (almeno in parte) se si usassero giudizi generici al posto dei voti, e poi cercando di differenziare i prezzi sugli scaffali. Avete mai pensato di fare una rubrica, o magari un episodio periodico del podcast, in cui consigliate giochi passati inosservati ma da rivalutare? A me piacerebbe, e sarebbe uno stimolo per quelli che vi seguono a “rischiare”, magari, un acquisto che di loro iniziativa non avrebbero mai fatto.
P.S. Anche secondo me Rage è stato un mezzo capolavoro per alcune cose (tecnica in primis), ma un flop per altre (trama che a un certo punto scompare, finale orrendo e monco).
Un saluto a tutti!
Neon
L’idea di proporre periodicamente un episodio per parlare di vecchi giochi da rivalutare è molto buona.
Il problema, però, è il solito: il tempo e lo sforzo necessario per prepararlo.
Ne terremo comunque a mente, grazie per lo spunto.
Andrea
Grandissimo episodio come sempre. Avete citato delle chicche eccezionali.. ancora complimenti! ciao
Emanuele
Volevo fare un’aggiunta dell’ultimo minuto (mi stavo dimenticando): Vanquish!
Un third person shooter giapponese, fatto bene una volta tanto, ma segnato da una certa brevità e rigiocabilità zero… Peccato sia stato un flop, Sega si era pure presa la briga di farlo doppiare in italiano (e anche decentemente) una volta tanto…
Neon
Effettivamente Vanquish l’avevamo nominato ma fuori onda: Luigi ne è un grande fan.